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Chiappa – Casoni di Lomà – Colletta delle Cianazze – Monte Antola

A piedi         
  • Partenza: Chiappa (Valbrevenna)
  • Arrivo: Monte Ántola
  • Difficoltà: EE - Per escursionisti esperti
  • Comuni interessati: Valbrevenna
  • Come arrivare:
    Accesso stradale: usciti al casello di Busalla dell'autostrada Milano-Genova, si prosegue diritti per Casella e Avosso, dove si gira a sinistra sulla rotabile che rimonta la Valbrevenna. Giunti alla testata della valle, si prende a destra la tortuosa diramazione per Senárega; superata Senarega si gira a sinistra al primo bivio e si sale a Chiappa.
  • Tempo di percorrenza: 2 ore e 15 / 2 ore e 30
  • Dislivello: 720 metri

Da Chiappa (886 m) si sale tra le case, girando prima a destra e poi a sinistra, si raggiunge la mulattiera segnalata con una croce gialla, che si segue in salita. Superate le ultime case, si arriva in breve ad un bivio presso una croce votiva.

Trascurando il segnavia "cerchio giallo barrato" (che porta a Piancassina), si prende la diramazione che s'innalza a sinistra. Poco più avanti si abbandona l'itinerario per seguire a destra il sentiero segnalato con la croce gialla, che procede a mezza costa verso oriente fra muri di terrazze abbandonate.

Tagliando in salita un pendio in parte boscoso, si arriva alla Cappella di Nostra Signora del Sacro Cuore (1107 m). Da qui si prosegue quasi in piano e, superata una fonte, si doppia un contrafforte giungendo ad un crocevia. Si va a sinistra in salita, poi s'incontra un altro bivio: l'itinerario per l'Antola prosegue a destra lungo muri a secco dalle grandi pietre squadrate, mentre a sinistra si sale in breve ai suggestivi Casoni di Lomà. "Queste costruzioni, una delle quali datata 1606 su una pietra angolare – riferisce G. Meriana – sono un piccolo capolavoro di edilizia rurale montana. Costruite in pietra vista, con terrazzi prospicienti gli accessi, sotto i quali si trovano le vasche dell'acqua piovana, hanno la stalla al piano terra, le abitazioni al piano rialzato e il tetto coperto di ciappe. Attorno, il terreno risente l'intensa opera di umanizzazione: vi sono cascinali, scale in pietra tra una fascia e l'altra, muri a secco a protezione dei sentieri, ciliegi e susini selvatici (Ántola Parco Naturale Regionale, pag. 46)."

Tagliando quasi in piano verso nord-est si superano piccole frane e qualche tratto invaso dai rovi, poi si arriva ad un gruppetto di case diroccate (località Libia, 1166 m).
Il nome Libia deriva da liggia, voce dialettale che significa "frana".

Piegando a destra, il sentiero entra in un bosco, supera il cancello di un pascolo e continua a mezza costa fino ad incontrare la mulattiera proveniente da Lavazzuoli. Si svolta a sinistra sulla mulattiera e, seguendo sempre la croce gialla, si procede su un sentierino poco marcato che sale verso nord nel bosco ceduo.

Superato un ripiano erboso, il sentiero effettua una netta svolta a destra e, attraversando un cancello, giunge alla Colletta delle Cianazze (1344 m) crocevia di itinerari sullo spartiacque fra Scrivia e Trebbia.

Procedendo in dolce salita tra i faggi (è questo un tratto molto piacevole in autunno) si aggira ad oriente il Monte Cremado, poi si segue verso nord lo spartiacque fino ad incontrare un bivio: la mulattiera principale continua dritta in salita verso il Monte Antola, mentre a destra si stacca un sentiero (segnavia "R gialla") che conduce in breve al Rifugio Parco Antola (1460 m).

Dal moderno edificio con breve salita si ritorna sul percorso principale, segnalato VM con due cerchi gialli pieni. Qui si svolta a destra e, continuando verso nord nella faggeta, si arriva al ripiano delle ex Case Antola (1535 m) poi, lasciando a destra la cappella, si sale rapidamente sulla calotta erbosa che costituisce la sommita del Monte Antola (1597 m, 20 minuti circa dal Rifugio Parco Antola).

Itinerario tratto dal volume di A. Parodi e A. Schiavi "La catena dell'Antola (113 escursioni tra Scrivia, Trebbia e Oltrepo, sui monti delle Quattro Province)", ed. Andrea Parodi, Cogoleto 2015 (www.parodieditore.it).

Chiappa e, sulla destra, Senarega
Chiappa e, sulla destra, Senarega
(foto di G. Roccatagliata)
 

(foto di PR Antola)
 
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