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Il patrimonio storico

Anche la storia è passata fra queste valli, lasciando come testimonianza antichi manieri, arrampicati fin sulle rocce più impervie, come l'incredibile Castello delle Pietra, o la suggestiva costruzione (oggi ristutturata e a dibita a rifugio scursionistico) del Castello di Senarega, ricordo delle contese degli antichi signori per assicurarsi il controllo delle "Vie del sale" che transitavano per queste valli al confine fra Piemonte, Lombardia, Emilia e Liguria.

Non sono solo i resti monumentali a raccontare queste vicende antiche di secoli. Assieme alle merci lungo le strade e le mulattiere di queste montagne, hanno viaggiato idee, culture, e tradizioni che qui si sono incontrate e contaminate vicendevolmente, dando origine ad un folclore originale che ancora oggi rivive nelle tante feste della tradizione e nei forti legami che la gente delle valli dell'Antola mantiene con le proprie radici contadine.

Muri sbrecciati, paesi che hanno motivi diversi per essersi trasformati da località piene di vita a luoghi della solitudine. Il Parco dell'Antola conserva verità di gente anonima vissuta attorno al maniero feudale o lungo magre fasce di terra, borghi abbandonati e villaggi che costituiscono uno spaccato di storia del nostro Paese. In Valbrevenna, all'inizio del Novecento si contavano almeno una dozzina di mulini per macinare le castagne, oggi a malapena ne restano i ruderi. Visitare questi luoghi raggiungibili solo grazie ad antiche mulattiere e sentieri vuol dire immergersi in una condizione surreale in cui il tempo sembra essersi fermato, in straordinaria comunione con l'ambiente circostante.

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