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Il Parco dell'Antola e la Rete Natura 2000

Il territorio del Parco dell'Antola comprende (del tutto o in parte) le aree di ben 5 SIC afferenti all'area biogeografica continentale, oggi designati come ZSC, Zone Speciali di Conservazione, sulla base del Decreto del Ministero della Tutela dell'Ambiente e del Territorio emanato in data 13 ottobre 2016:

All'interno di questi siti sono presenti una flora e una fauna eccezionalmente ricche, con ambienti di tipo alpino in contesto appenninico a pochi chilometri dalla costa, nonché habitat forestali, rupestri e acquatici di eccellente qualità.

Le tipologie di vegetazione spaziano da quella ripariale e fluviale lungo i corsi d'acqua ai ai castagneti e cerreti sui pendii delle valli fino agli 800 m circa, per lasciare il posto, oltre gli 800 m e sui versanti a nord, ad estese faggete. Mentre, in prossimità dei crinali, dominano le praterie.

Numerose sono le specie floristiche presenti. La grande varietà di ambienti e condizioni microclimatiche assai particolari, consente, infatti, la presenza di oltre una ventina di specie rare in Liguria o endemiche con areali ristretti come ad esempio le vistose Nigritella rhellicani e Iris graminea, o le importanti Tetragonolobus maritimus e Epipactis palustris indicatrici di particolari condizioni ecologiche. Non vanno dimenticate anche specie legate ad ambienti umidi come Huperzia Selago rara in Liguria e Italia.

Tra le oltre 20 specie rare presenti nell'area protetta 4 rientrano nella lista rossa IUCN delle specie in via di estinzione, di cui 3 classificate come Least Concern, ovvero specie al momento diffuse (Arnica montana, Dactylorhiza sambucina e Nigritella rhellicani) e una (il bucaneve Galanthus nivalis) nella categoria Near Threatened, ovvero specie che si avvicinano alla vulnerabilità. Moltissime le specie protette ai sensi della recente normativa in materia di biodiversità, oltre 30 specie infatti fanno parte degli allegati A o B della L.R. 28/2009, con relativi livelli di tutela.

Gli habitat del Parco, ricchi e diversificati, ospitano numerose specie di mammiferi tra le più importanti va sicuramente citato il Daino ( Dama dama) che, seppur specie alloctona, ha ormai colonizzato l'intera val Brugneto e le valli limitrofe e la cui presenza sta diventando un'importante attrattiva turistica, il cinghiale (Sus scrofa), l'ormai stabile capriolo (Capreolus capreolus) e il lupo (Canis lupus), divenuto un vero e proprio animale simbolo del Parco. Anche la fauna fluviale è particolarmente ricca, grazie all'eccellente qualità dei corsi d'acqua, che consente la presenza di pesci come il barbo e il vairone.

I SIC-ZSC Conglomerato di Vobbia e Parco Antola si distinguono per il numero di specie che compongono l'avifauna locale (oltre 40), mentre sono 780 le specie di lepidotteri e insetti, che fanno attribuire all'area protetta il nome di "Parco delle farfalle".

Il SIC-ZSC Parco Antola fa inoltre parte delle Prime Butterfly Areas in Europe, ovvero siti prioritari di conservazione per le farfalle, grazie alla presenza di moltissime falene, tra cui l'Euplagia quadripunctaria, specie di importanza prioritaria. Altra curiosa presenza è data dalla farfalla Maculinea re belii.

L'elevata naturalità degli ambienti e il limitato, e in alcuni casi assente intervento dell'uomo, è avvalorata dalla presenza di oltre 50 specie tra artopodi, anfibi, rettili, mammiferi e uccelli ritenuti importanti e oggetto di tutela secondo le normative comunitarie definite nel formulario standard SIC/ZPS.

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