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Borgo di Senarega

Senarega non è un borgo contadino come gli altri. Anche oggi chi sale in alta Val Brevenna arrivando in vista del nucleo abitato non può fare a meno di ammirare, accanto alle tipiche case rurali, altre costruzioni ben più “monumentali”, che raccontando la sua storia antichissima e il ruolo strategico di presidio lungo le vie del sale.

Il paese si sviluppa, infatti, attorno al massiccio edificio del Castello Senarega-Fieschi, con la sua torre quadrata e l’annesso palazzo. Anche l’imponente chiesa Parrocchiale dell’Assunta e l’ex canonica parlano chiaro: quello che oggi è un paese quasi disabitato, per lungo tempo è stato uno dei centri più popolosi della valle.

Degna porta d’accesso a questo piccolo capoluogo montano è l’antico ponte in pietra, che scavalca il Rio dell’Orso proprio nei pressi della Cappelletta di N.S. delle Grazie e ricorda il tempo in cui la strada carrabile di fondovalle non esisteva.

I recenti interventi di valorizzazione del Castello, trasformato, grazie all’impegno dell’Ente Parco dell’Antola, in un moderno rifugio escursionistico, e l’allestimento nei locali dell’ex canonica dell’interessante Sezione Etnologica del Museo a Tappe dell’Alta Valbrevenna, stanno oggi cambiando il destino di Senarega, che da paese abbandonato si sta trasformando in uno dei più interessanti centri di attrazione del territorio del Parco.

La chiesa è anche sede di apprezzati concerti organistici, grazie al prestigioso organo Locatelli del 1898, restaurato nel 2011 con il contributo degli abitanti del borgo. Nella piazza al centro del paese, inoltre, è attiva un’ottima trattoria, erede della tradizione delle osterie che un tempo animavano la vita del paese (sembra che agli inizi del ‘900 se ne contassero ben sette!).

Senarega
Senarega
(foto di PR Antola)
 
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