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Strategia Area Interna Antola -Tigullio

Il contesto del progetto nazionale Aree Interne

Le Aree Interne rappresentano una ampia parte del Paese e sono aree significativamente distanti dai centri di offerta di servizi essenziali (quali istruzione, salute e mobilità) ma ricche di importanti risorse ambientali e culturali e fortemente diversificate per natura e per processi di antropizzazione. Un quarto della popolazione italiana occupa queste aree; hanno un'estensione territoriale che supera il sessanta per cento del totale della superfice nazionale e interessano oltre quattromila comuni.

 

Premessa per l'area progetto Antola-Tigullio

Il Governo nel 2013, consapevole di queste difficoltà, promuove il progetto Aree Interne e chiede alle regioni di individuare alcune aree sperimentali in cui attuare la strategia, con l'obbiettivo, verificati i risultati, di estenderlo su tutto il territorio nazionale.
L'area Antola Tigullio fa parte di queste aree sperimentali ed è composta dai comuni delle valli: Alta Val Bisagno, Val Trebbia, Val d'Aveto, Sturla e Graveglia e dei Parchi Regionali Antola e Aveto, ed essendo situata in parte nell'entroterra Genovese e in parte alle spalle del Tigullio, presenta una morfologia complessa, dovuta alla forte differenziazione in termini di altitudine tra i Comuni da 70 a 1700 m. s.l.m. e di residenti da 70 a 2800. La complessità si riflette anche nella diversità dei centri di riferimento delle valli che l'attraversano, per le valli: Alta Bisagno e Trebbia è la città di Genova, mentre per le valli: Aveto, Sturla e Graveglia, è la città di Chiavari.
La relativa vicinanza al mare dell'area fa sì che i comuni più prossimi ai centri urbani sono caratterizzati da un fenomeno di spopolamento meno spinto rispetto a quelli più vicini ai monti dell'Appennino ligure.
È proprio la marginalità dei comuni più interni, dovuta anche alla scarsa accessibilità, che ha innescato la spirale negativa spopolamento-decrescita-abbandono.

 

La strategia in sintesi

L'obiettivo della strategia d'area è innescare una serie di dinamiche che nel medio-lungo periodo possano arrestare le tendenze di spopolamento ed abbandono e rivitalizzare il tessuto socio-economico locale partendo da alcuni elementi distintivi:

Positivi
- l'alto potenziale legato allo sfruttamento del patrimonio naturalistico;
- la presenza di aree protette e sviluppo di attività legate all'outdoor;
- l'economia legata alle attività agricole del settore agro-alimentare e quello forestale;

Negativi
- la costante diminuzione delle attività imprenditoriali sul territorio;
- la difficoltà di accesso viario e la scarsa innovazione dovuta al ritardo della diffusione della banda larga.
- l'invecchiamento della popolazione residente
- scarsità dei servizi: trasporti, sanitari, scolastici

Pertanto, la strategia si articola in tre obiettivi specifici:
1) sviluppo del turismo sportivo outdoor potenziale strumento di sviluppo delle attività turistiche
2) sviluppo delle competenze sul territorio, sia al riguardo delle varie attività, che della scuola
3) potenziamento dei servizi di base, sia sanitari che di trasporto pubblico
Per condividere la strategia e i risultati ottenuti, si è individuato quale utile strumento il portale "Fuori Genova" a cui è possibile accedere collegandosi al link sotto riportato


(foto di PR Antola)

(foto di PR Antola)
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