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Trofie e Trofiette

Pasta a zig-zag, a forma di serpentello, della lunghezza di cm 1,5-2, cilindrico con gli estremi più sottili rispetto al centro.

Con il termine "trofie" nel genovesato si intendono gli gnocchi, cioè un impasto di farina e patate; con il termine "trofiette" si intende la versione antica degli gnocchi, di sola farina, dalla caratteristica forma a truciolo, nate nella Riviera di Levante da abilissime ed esperte mani.

Lavorazione
Preparazione: Ingredienti: 500 g di farina di grano, acqua, sale.
Versare sulla madia la farina ed impastarla con acqua tiepida ed un pizzico di sale. Ottenuta una pasta elastica e morbida lasciarla riposare per circa mezz’ora. Staccare una per volta, piccole porzioni di pasta e con il taglio della mano destra dare una forma allungata, circa 4 cm, procedendo dall’alto verso il basso. Il bastoncino ottenuto rotolerà sino alla base della mano, a questo punto sfregando trasversalmente il palmo della mano sulla madia imprimere un avvitamento in un gesto veloce e deciso a forma di "V" capovolta. In questo modo si otterranno dei truccioli di pasta da condire con il pesto.

Curiosità
Sono vanto della cucina recchese, ma è, ahimè, assai raro trovare ancora chi ha la capacità e la pazienza di eseguire un piatto così complesso che, per la sua particolare forma racchiude ed esalta il condimento. Il nome è possibile che derivi da "strufuggiâ", strofinare, termine cioè che descrive il movimento della mano sulla madia necessario per ottenere le trofiette.


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