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Torta di Torriglia

"A bella de Turigia che tutti voean e nesciun piggia" (La bella di Torriglia che tutti vogliono e nessuno piglia, ovvero sposa), dice uno dei detti più noti a Genova e provincia che però ha radici storiche.

Esisteva infatti una certa Clementina di Torriglia amante del Conte di Lavagna Sinibaldo Fieschi, signore del luogo; dal loro illegittimo amore nacque un figlio, Cornelio, che partecipò alla nota congiura contro i Doria nel 1547.

Caratteristiche
Non bella ma certamente buona e voluta da molti è la torta di mandorle amare che, assieme ai canestrelli, è il vanto culinario di questo borgo della Val Trebbia, dalla storia antica e articolata che spazia dall'epoca preromana sino alla II Guerra Mondiale.

Preparazione
Ingredienti: mandorle, zucchero, uova, burro, farina, arancia e vaniglia.
Lavorazione: tritare finemente le mandorle amare. Separare i tuorli dall'albume, sbattere i tuorli con lo zucchero, aggiungere la farina, l'arancia, la vaniglia e il burro. Lavorare gli ingredienti fino ad ottenere una consistenza cremosa ma ben soda. A parte, montare a neve gli albumi che dovranno poi essere uniti al composto.
Preparare una sfoglia sulla quale adagiare il composto. Il tutto deve essere messo in uno stampo e infornato a 160° per 25 minuti.

Curiosità
Torriglia per la bellezza della sua natura e del clima eccezionalmente fresco è nota come "piccola Svizzera".


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