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Canestrello o canestrelletto

La paternità del tradizionale dolcetto, dalla comprovata presenza sul territorio dal 1600, è rivendicata da tanti paesi dell'entroterra genovese.

In ogni caso questo tipico biscotto di pasta frolla, ottimo a colazione e a merenda con tè o vino dolce, ha trovato la giusta rivalutazione a Torriglia grazie a ben otto produttori. Inoltre a metà maggio, in barba alla dieta, nel Comune dell'Alta Valle Trebbia la Sagra del Canestrello rappresenta un appuntamento imprescindibile per i buongustai.

Caratteristiche
Inserito dal Ministero delle Politiche Agricole nella lista dei PAT, Prodotti Agroalimentari Tradizionali, il canestrello o canestrelletto di Torriglia è un biscotto di pasta frolla con la forma di una ciambella del diametro di 10 cm circa, un foro centrale di circa 3 cm, spessore 6-7 mm e sei "punte" arrotondate. Il colore è dorato ed ha una consistenza friabile e morbida.

Preparazione
Ingredienti: 500 gr di farina, 300 gr di burro, 150 gr di zucchero, 2 uova, zucchero a velo, bicarbonato di ammonio, latte.

Lavorazione
Porre sulla madia la farina, unirvi lo zucchero, il burro ammorbidito, un pizzico di bicarbonato, i tuorli. Impastare con cura e lasciar riposare. Fare poi un impasto che deve essere arrotolato e schiacciato a mano o a macchina, sino ad ottenere una sfoglia alta 1 cm. Con l'apposito stampino creare i canestrelli, il tutto verrà poi spennellato con il latte ed infornato a 150 ° per 15 minuti. Lasciarli raffreddare e cospargerli di zucchero a velo.

Curiosità
I canestrelli hanno addirittura una loro collocazione "letteraria". L'epitaffio di Caterina Campodonico, inciso sotto il celebre monumento funerario che la venditrice di noccioline e dolci si fece erigere nel Cimitero monumentale di Staglieno, a Genova, accanto a quelli dell'alta borghesia e della nobiltà cittadina, comincia, infatti, così: "A son de vende reste e canestrelli…". Un incipit entrato fra i modi di dire della tradizione, che sta ad indicare i risultati che si possono raggiungere con l'impegno e la perseveranza, anche dedicandosi a lavori umili come la vendita ambulante di dolci alle fiere.


(foto di PR Antola)
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